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Lo sviluppo di Cardano ha raggiunto la fase della roadmap Shelly, con un’evoluzione della criptomoneta. In questa guida andremo a spiegare come Cardano vuole raggiungere la decentralizzazione.

Cos’è cambiato nella fase Shelly della roadmap di Cardano: la decentralizzazione

La fase Byron si è conclusa nel primo trimestre del 2019, delineando le principali caratteristiche della community Cardano e con la creazione del token collegato: Ada. Il successivo step della roadmap prende il nome dalla scrittrice Mary Shelly, un momento cruciale dello sviluppo di Cardano per raggiungere l’obiettivo di governance finale nella fase Voltaire. Infatti ottenere l’autosostegno della rete, dal punto di vista del suo funzionamento e del supporto economico, richiede che la gestione della blockchain venga decentralizzata. Solo in questo modo si potrà ottenere un sistema che rispecchi l’idea di Cardano, con una criptomoneta stabile e innovativa. Ma come raggiungere questo obiettivo?

Come si attua la decentralizzazione di Cardano: il ruolo della community

Il primo passo per raggiungere la decentralizzazione è stato quello di spostare gradualmente le attività della blockchain verso la community di Cardano, ovvero permettere a un numero più ampio di utenti di gestire i singoli nodi in maniera autonoma, rispecchiando il protocollo di pool-of-stake. Ciò vuol dire che le transazioni dovranno essere verificate direttamente dagli utenti diventando parte attiva nel funzionamento della rete e nella verifica delle singole transazioni, con la formazione di stake pool. In questo modo la community di Cardano diventerà autonoma nella creazione dei singoli blocchi della blockchain, effettuando la verifica delle transazioni e al contempo mantenendo in rete un certo numero di token Ada, indispensabili per il funzionamento del sistema. Durante la fase Shelly l’obiettivo è raggiungere almeno 1.000 stake pool per ottenere la decentralizzazione completa e inoltre ridurre il carico sulla rete della blockchain con un minor consumo di energia, riducendo quindi i costi e rendendo più veloci le transazioni. Questo processo porterà a un’attenzione da parte di un maggior numero di utenti nell’investire in Cardano, completandosi con la governance nella fase Voltaire.
Cardano vuole raggiungere la decentralizzazione

Come Cardano vuole raggiungere la decentralizzazione: gli strumenti

La produzione di blocchi della blockchain attraverso l’attività della community è il primo passo verso la decentralizzazione, ma per completarla nella fase Shelly si è intervenuto anche in diversi altri aspetti del sistema Cardano.

I pool operators e il sistema di delega

La rete proof-of-stake prevede una verifica delle transazioni effettuate, non attraverso il mining, ma utilizzando dei nodi specifici che richiedono un certo numero di token e l’attività da parte degli utenti. Senza nodi funzionati e affidabili non si potrà raggiungere la decentralizzazione, ma non sempre chi possiede una stake pool ha il tempo di gestirla. Per questo sono stati ideati i pool operators, ovvero soggetti a cui verrà delegata dagli utenti la gestione dei nodi. La delega prevede la possibilità di decentralizzare le attività distribuendoli nella rete, spingendo sempre più soggetti a investire in Cardano, con la possibilità di essere parte integrante della sua crescita o affidare le staking pool ad altri.

Gli incentivi come forma di decentralizzazione

Per invogliare il sistema di delega, sono stati realizzati degli incentivi, che si concretizzano nel ricevere una ricompensa in token per il mantenimento della rete. I premi saranno rivolti sia a coloro che concedono la delega, sia ai pool operators che acquisiscono i diritti e quindi diventano indispensabili per decentralizzare le attività e far funzionare la rete.

La sicurezza del protocollo Ouroboros

Decentralizzare le attività della blockchain verso la community, vuol dire permettere al sistema Cardano di crescere, ma al contempo esponendolo a eventuali errori e rischi. Per raggiungere il 100% dell’autosufficienza dei singoli nodi, si è quindi potenziato il protocollo proof-of-stake Ouroboros, sia con il miglioramento della versione presente nella fase Byron, sia con una sua evoluzione che prenderà il nome di Genesis, finalizzato a incrementare la protezione della catena di blocchi e a tutelare la blockchain anche per tentativi di manomissione nel tempo.

Evoluzione del portafoglio di Cardano

Un altro aspetto fondamentale su come Cardano vuole raggiungere la decentralizzazione risiede sicuramente nei diversi wallets disponibili. Il team di programmatori è intervenuto anche nell’aggiornare alcune caratteristiche del portafoglio Dedalus. In particolare un fattore importante per la decentralizzazione è la possibilità di delegare le operazioni dei nodi ai pool operators. A questo fine si è permesso di effettuare questa operazione attraverso il proprio portafoglio. Si avrà la possibilità di evidenziare quali sono i pool of stake presenti nella rete e gli eventuali vantaggi di consegnare una delega in modo da ottenere una specifica ricompensa. Inoltre è stato riprogettato il software, partendo dalle caratteristiche sviluppate dalla società IOHK, potenziando la sicurezza e migliorando le sue prestazioni. Si è mantenuto il sistema con la presenza di portafogli offline e online, ma semplificando il processo della creazione dei wallet di carta. Infatti sarà possibile rimuovere le chiavi dalla rete e portarli nei portafogli offline senza errori e in modo intuitivo. Rendere autonomi i singoli utenti nel gestire i portafogli è un passo determinate per acquisire la completa decentralizzazione di Cardano, obiettivo raggiunto attraverso una serie di operazioni di semplificazione dell’utilizzo di Dedalus.
  • Indirizzi più brevi: riconoscere le singole transazioni distinguendo i relativi codici è un aspetto importante per investire in Cardano. Infatti i codici alfanumerici della blockchain di Cardano sono molto lunghi e anche simili fra di loro, rendendo complicato riuscire a identificare le singole movimentazioni. Con la fase Shelly è stato reso possibile renderli più brevi, in modo da permettere a tutti gli utenti una maggiore gestione delle deleghe e delle operazioni.
  • Visualizzazione della blockchain: sarà possibile avere una visone grafica intuitiva di quale sia l’evoluzione del sistema Cardano e dello stato di decentralizzazione della blockchain.
  • Correzione di errori: si è intervenuto al fine di permettere una correzione di eventuali errori che possono essere effettuati dagli utenti nella gestione del portafoglio, portando quindi a una semplificazione nel ripristino del wallet e offrendo una maggiore funzionalità ed esecuzione nelle operazioni della blockchain.
  • Condivisione dei portafogli: in Cardano sarà possibile condividere un portafoglio tra più soggetti, con un controllo combinato dei fondi. La nuova progettazione di Dedalus ha semplificato anche l’accettazione delle operazioni su questa tipologia di portafoglio permettendo di renderle veloci e più sicure.

Aggiornamenti dinamici

Al fine di migliorare le prestazioni e l’esecuzione delle transazioni della blockchain, tutte le reti vengono continuamente modernizzate con l’aggiunta di nuovi codici che vanno a sostituire quelli precedenti. Per raggiungere la decentralizzazione si richiedono diversi interventi sul sistema Cardano, i quali non avverranno in un unico blocco, ma in maniera fluida e dinamica. Ciò prevede che un gruppo di nodi continuerà a mantenere un codice precedente, mentre altri verranno aggiornati. Questo non determinerà eventuali problematiche nel funzionamento della blockchain, permettendo quindi di investire in Cardano senza interruzioni.

Rete peer to peer

Una rete completamente decentralizzata si caratterizza dal fatto di essere un sistema aperto in cui sarà possibile generare nuovi nodi, da parte di utenti e prevedere uno scambio diretto senza la necessità di passare attraverso un server centrale. Il sistema peer to peer, se da un lato permette la completa decentralizzazione, dall’altro non presentando firewall o altre forme di limitazioni di accesso può essere anche vulnerabile. In questa prospettiva nella fase Shelly, si è avuto uno sviluppo della rete di Cardano che è stato personalizzato aggiungendo una serie di protocolli di sicurezza. Grazie a questo sistema investire in Cardano diventa un qualcosa di accessibile a tutti e soprattutto affidabile.

La Testnet come strumento di decentralizzazione di Cardano

Infine per ottenere la decentralizzazione è necessario che ogni singolo utente possa gestire in maniera indipendente il singolo nodo, procedendo alla correzione di eventuali errori e alla verifica del suo funzionamento. A questo fine il sistema di Testnet presente nella fase Byron è stato aggiornato e potenziato, offrendo un controllo sulle deleghe, sul funzionamento degli incentivi e permettendo alla comunità di agire in maniera completamente indipendente e decentralizzata.

La governance nella fase Voltaire

Abbiamo finora visto diversi aspetti su come Cardano vuole raggiungere la decentralizzazione. Il 100% infine si otterrà con la fase Voltaire in cui si completerà lo sviluppo del sistema con un completo auto sostentamento della rete.

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