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Fin dall’inizio una delle principali milestone di Cardano è stato il concetto di interoperability. Con questo termine s’intende il voler creare dei veri e propri ponti tra le diverse blockchain presenti sul mercato che ancora oggi non riescono a comunicare tra loro. E i numeri non scherzano. Oggi il mercato dei token ERC20 conta ben 75 bilioni di dollari, un valore impressionante, ed il trend continua ad essere rialzista.
Il problema della congestione sulla rete Ethereum
Ethereum è un progetto ormai datato. E se proprio dobbiamo dirla tutta non nacque nemmeno con il proposito di diventare una infrastruttura così largamente utilizzata. O meglio, era più o meno questo l’intento ma il team di sviluppo non si aspettava minimamente un utilizzo ed un caso d’uso così sfrenato. Ricordiamoci che dopotutto parliamo di quasi cinque anni or sono. Il mercato era, paragonato ad oggi, almeno venti volte più piccolo. Con la popolarità ed i volumi arriva il successo ma allo stesso tempo risultano evidenti i limiti imposti dalla tecnologia utilizzata.
Oggi vediamo costi per transazione folli. Nei momenti di picco le gas fee di Ethereum possono arrivare anche intorno ai 100€, per singola transazione! Inoltre è ormai noto che il modello Proof of Work, proprio per come è stato concepito, porta a costi sempre più elevati, anno dopo anno e soprattutto con la crescita dei volumi di scambio. E dove c’è un problema risiede una soluzione. Il team di Cardano vuole capovolgere la situazione a proprio vantaggio. Come? Garantendo transazioni veloci ma soprattutto economiche. Parliamo di pochi centesimi ciascuna.
L’innovazione apportata dal protocollo Ouroboros di Cardano
Il meccanismo di consenso Ouroboros, basato sul Proof of Stake, è a livello energetico centinaia di volte più efficiente di quello PoW utilizzato da Ethereum. Quindi ogni transazioni sulla blockchain di Cardano costa infinitamente meno sia in termini di valuta che di impatto ambientale. Inoltre non necessita di costi per l’esecuzione degli smart contracts dal momento che supporta la funzionalità dei token nativi direttamente tramite il sistema integrato nativo.
In altre parole casi di utilizzo come il possesso, il trasferimento ed il tracking di differenti tipologie di assets sono gestiti dal sistema nativo e non dagli smart contracts stessi, quindi nessuna fee è necessaria. Inoltre questa logica è scritta direttamente nel codice di Cardano riducendo quindi i rischi di errori e vulnerabilità varie.
Convertitore ERC20 su Cardano
Conclusione: i token ERC20 su Cardano
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