Quali sono le differenze tra Cardano ed Ethereum?

Con questo articolo andremo a vedere quali sono le principali differenze tra Cardano ed Ethereum, due validi progetti con visioni e metodi ben differenti.

L’industria delle criptovalute è iniziata con il lancio di Bitcoin che, nel 2009, è riuscito a suscitare una tempesta. Ethereum, lanciato invece nel 2015, ha seguito l’esempio di Bitcoin e ha portato con sé la novità degli smart-contracts.
Cardano tuttavia ha recentemente iniziato a ottenere riconoscimenti e valore nel settore delle criptovalute ed è riuscito a suscitare molto interesse nell’opinione pubblica.
La sua blockchain, pubblica e open source, è stata sviluppata da uno dei co-fondatori di Ethereum, Charles Hoskinson.
A differenza di altre criptovalute, Cardano non è stato introdotto con un white paper ma è stato il primo progetto ad essere sviluppato tramite un attenta e meticolosa fase di peer-review e formal-method. Paroloni altisonanti che brevemente conducono ad un approccio matematico durante la fase teorica, o di tesi, prima di passare alla realizzazione propria del codice sorgente.

La tecnologia alla base di Bitcoin non è modificabile, quindi è considerata una blockchain di prima generazione. È seguito da Ethereum, denominato blockchain di seconda generazione in quanto consente ai suoi utenti di scambiare denaro, azioni, proprietà o qualsiasi altra cosa di valore in un modo che non implichi controversie.
Tuttavia sono numerosi i limiti e gli aspetti negativi tra cui troviamo la forte centralizzazione, enormi problemi di scalabilità e di le tariffe per transazione, le cosiddette gas-fees. Anche Cardano addebita una commissione ma in confronto il valore è ridicolo. Parliamo di pochi centesimi di euro.

Sebbene Ethereum stia lavorando per risolvere questo problema con l’introduzione della versione 2.0, al momento, molti vedono in Cardano la vera evoluzione del settore. Infatti è considerata una blockchain di terza generazione.
Altre piattaforme incluse in questa categoria sono Cosmos e Polkadot.
Il vantaggio aggiuntivo di Cardano è la capacità del progetto di affrontare problemi di scambiabilità e fattibilità che affliggevano le precedenti generazioni di blockchain.

L’hard-fork Mary di Cardano e l’aggiornamento di Ethereum 2.0 sono probabilmente i più eminenti eventi accaduti nella storia di questi progetti. Ethereum 2.0 vuole amplificare il velocità, la produttività e la scalabilità della rete. Questo, a sua volta, consentirà alla rete di affrontare le congestioni, aumentare il numero totale di transazioni e di apportare alcune modifiche rudimentali alla sua rete.
Ethereum slitterà inoltre al modello “Proof of Stake” che garantirà un notevole risparmio energetico a livello globale ed una rendita passiva a tutti i suoi possessori.

L’hard-fork Mary invece prende il nome dall’autrice di Frankenstein Mary Shelley e costituisce un’importante transizione dall’era di Shelley a quella fase Goguen, ovvero all’introduzione degli smart contract.
Questo aggiornamento consentirà agli sviluppatori di generare token personalizzati e persino di trasferire progetti già esistenti e funzionanti su altre blockchain verso Cardano. Oltre a questo l’aggiornamento intende introdurre anche un’ampia gamma di soluzioni e servizi come token non fungibili o NFT, stablecoin, finanza decentralizzata DeFi e molto altro ancora.

Concludiamo l’articolo con un’ulteriore considerazione riguardo le principali differenze tra Cardano ed Ethereum. Questa è davvero degna di nota: Cardano ha dimostrato di aver stretto accordi con diversi governi in Africa. Questa mossa rappresenta il più grande accordo mai avvenuto nel mondo delle criptovalute e suscita interesse verso possibili avvenimenti futuri ed inevitabili impennate di prezzo.

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